Agenzia di Stampa ASSOCIATED PRESS, Sabato 29 gennaio 2005

La Sindone di Torino potrebbe risalire all'epoca di Gesù
di
Frances D’EMILIO

ROMA - Un chimico che ha lavorato alle analisi della Sindone di Torino afferma che nuove analisi delle fibre indicano che il lino, che alcuni ritengono il lenzuolo funebre di Gesù, potrebbe avere fino a 3.000 anni.

L’analisi, condotta da uno scienziato del gruppo originario che nel 1978 ebbe il permesso di studiare piccoli campioni della stoffa, indica che la Sindone è molto più vecchia rispetto ai risultati iniziali che la indicavano probabilmente di epoca medievale e verosimilmente sarà accolta da quelli che credono che abbia avvolto il corpo di Gesù dopo la sua crocifissione.

"Non posso confutare che questo lenzuolo era la Sindone funebre che è stata usata per Gesù", ha affermato venerdì in un'intervista al telefono da casa sua Raymond N. Rogers, un chimico in pensione dell'Università della California che lavorava al Los Alamos National Laboratory nel New Mexico.

"La chimica afferma che era una vera sindone, le macchie di sangue su di essa sono di vero sangue e la tecnologia che è stata usata per realizzare questo pezzo di stoffa era esattamente quella che Plinio il Vecchio descriveva nella sua epoca," circa il 70 d. C., ha detto Rogers, riferendosi al naturalista dell’antica epoca Romana.

"È una sindone dell’epoca giusta, ma non si potrà mai scoprire (attraverso la scienza) se fu usata per una persona chiamata Gesù", ha detto Rogers, i cui i risultati sono stati pubblicati recentemente nella rivista scientifica Thermochimica Acta.

Rogers ha scritto che nel 2003 lo scienziato consulente del cardinale di Torino, dove la Sindone è custodita, gli ha fornito parti di filo prese dal campione per il radiocarbonio prima che fosse distribuito per la datazione.

Il chimico americano ha detto che ha deciso di analizzare la quantità di vanillina, un composto chimico che è presente nella tela e proviene dalle fibre del lino usate per tesserla. Con il tempo, ha affermato, la vanillina sparisce lentamente dalla fibra ad un tasso calcolato.

In base a quei calcoli, una stoffa di età medioevale dovrebbe aver conservato circa il 37 % della sua vanillina nel 1978, l'anno in cui i fili sono stati prelevati dalla Sindone, ha detto Rogers. Ma in realtà non c’era vanillina rimasta nella Sindone e ciò ha portato il chimico a calcolare che sia molto più vecchia di quanto indicato dall’analisi radiocarbonica, può darsi che abbia circa 3.000 anni.

Quando gli è stato chiesto perché la datazione radiocarbonica può aver sbagliato, Rogers ha sostenuto che "le persone che hanno tagliato il campione non hanno fatto un lavoro molto buono per caratterizzare i campioni," cioè prelevare campioni da molte zone del lenzuolo.

Rogers ha detto che ha inviato i risultati delle sue analisi della vanillina agli uffici del cardinale di Torino e dei suoi consiglieri scientifici ma non ha ricevuto risposta.

Il Vaticano, che non afferma che la Sindone sia autentica, sabato ha detto di non avere commenti sulle nuove analisi. Non è stato possibile raggiungere i rappresentanti ufficiali dell’Arcidiocesi di Torino per un commento.

Il chimico ha detto che dubita che la Sindone possa essere ancora esaminata attendibilmente, sostenendo che un restauro segreto effettuato nel 2002 probabilmente influenzerebbe i risultati chimici.

Nel restauro sono stati rimossi vecchi rappezzi secolari ed è stata sostituita una fodera cucita secoli fa. All’epoca del restauro, gli esperti della Sindone di tutto il mondo erano adirati per il progetto, che, essi dissero, avrebbe dovuto avere più collaborazione esterna.

La Sindone è una striscia di tela lunga più di quattro metri (circa 14 piedi) e larga circa un metro (3 piedi e mezzo) contrassegnata da un'immagine di Gesù. I credenti dicono che l'immagine è stata lasciata dal corpo di Gesù dopo che fu tolto dalla croce.

Le discussioni si sono sviluppate sulla dichiarazione del 1988 del gruppo scientifico secondo il quale la datazione radiocarbonica indicava che la stoffa risaliva all’epoca medievale. I ricercatori della Hebrew University hanno detto che il polline e le immagini di piante su di essa pongono la sua origine a Gerusalemme in un’epoca anteriore all'ottavo secolo.


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