DISCOVERY NEWS, Venerdì 23 agosto 2002

 La Sindone di Torino viene sottoposta a nuovi esami
di
Rossella LORENZI

Questa estate si stanno effettuando nuovi esami sulla Sindone di Torino in un esperimento segreto Nella nuova sagrestia della Cattedrale di Torino.

Nello sforzo di risolvere il mistero che avvolge una delle più controverse reliquie dalla Cristianità, il Vaticano ha confermato che trenta toppe triangolari erano state rimosse dalla Sindone.

Le toppe erano state cucite con attenzione sul telo da alcune suore nel 1534, dopo che un incendio aveva annerito alcune parti di esso.  La moderna operazione, che comprende anche la sostituzione del supporto del telo, è stata condotta dall’esperta tessile svizzera Mechtild Flury-Lemberg tra il 20 giugno ed il 22 luglio.

“Non c’è mistero.  Gli interventi ed i nuovi esami sulla Sindone sono stati effettuati in accordo con la Santa Sede”, ha detto ai giornalisti Marco Bonatti, il portavoce del Cardinale Severino Poletto, custode della Sindone.

Bonatti ha aggiunto che i nuovi esami erano “non invasivi” e che i risultati, insieme alle immagini, saranno resi pubblici a metà settembre.

L’interesse scientifico nel telo di lino, lungo 14 piedi e notevole per la sua figura macchiata di un corpo, è cominciato nel 1898, quando è stato fotografato dall'avvocato Secondo Pia. I negativi hanno rivelato l'immagine di un uomo con barba e con i polsi ed i piedi trafitti e la testa macchiata di sangue.

Nel 1988, il Vaticano ha approvato gli esami per la datazione con il radiocarbonio.  Tre laboratori rispettabili a Oxford, Zurigo e Tucson, Arizona, hanno concluso che la Sindone era un  falso medioevale, databile tra il 1260 ed il 1390 e non un telo funebre avvolto intorno al corpo di Cristo.

Ma ora molti credono che l'intervento inatteso e radicale del Vaticano sul telo potrebbe essere un preludio ad annunci importanti.

“Ci stiamo domandando se Flury-Lemberg ora stia facendo segreti esami con il 14C”, ha detto a Discovery News la studiosa della Sindone, Sue Benford.

In collaborazione con Joseph Marino, un altro famoso studioso, Benford ha appena pubblicato due articoli scientifici che sostengono che gli esami per la datazione con il radiocarbonio del 1988 sono  stati alterati dalla presenza di toppe invisibili che risalgono al XVI secolo.


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