NOVITÁ 2005
  • Un nuovo allestimento della teca - Nuova copertura della teca che contiene la Sindone nella cappella del Duomo di Torino. Sarà inaugurata, oggi, dal vescovo del capoluogo piemontese, il cardinale Severino Poletto, al termine di una celebrazione eucaristica nel giorno della festa della Sindone. La Commissione per la Conservazione della Sindone aveva, infatti, stabilito la necessità di conservare il Lenzuolo disteso per evitarne il deterioramento. Per questo era stato costruito un contenitore ad alta tecnologia e sicurezza, che aveva però il difetto di essere lungo oltre cinque metri. Inoltre la copertura corazzata per motivi di sicurezza, la stanza con il clima controllato finivano per costituire, secondo la diocesi torinese, "un ambiente freddo e poco comunicativo". Per questo si è pensato al nuovo allestimento, che sarà presentato oggi. Si è ricorsi, ancora una volta, al tessuto, leggero, ignifugo e facilmente asportabile, in colore oro. Lungo tutta la facciata del contenitore vi e' la tradizionale preghiera che, per secoli, ha accompagnato la venerazione al Sacro Lino: "Tuam Sindonem veneramur, Domine, et tuam recolimus Passionem". È stato, quindi, concepito un "moderno e sobrio" segno grafico, in grado di individuare meglio l'essenza del messaggio della Sindone. I simboli della "Arma Christi", iconografia legata alla Passione, sono stati interpretati con una croce di linea moderna a cui si intrecciano la corona di spine ed i chiodi, posta su una striscia color porpora, che attraversa nel centro la cassa.  Anche l'illuminazione della cappella e' stata adeguata al nuovo allestimento  (AGI, 4 maggio 2005). 

La Cappella con il nuovo allestimento della teca

Il nuovo allestimento della teca

  • Martedì 19 aprile è stato eletto Papa il Card. Joseph Ratzinger che ha scelto di chiamarsi Benedetto XVI. Il nuovo Pontefice ha sempre manifestato la sua attenzione per la Sacra Sindone, che ha nominato anche durante la recente Via Crucis del Venerdì Santo, 25 marzo, nella meditazione dell’undicesima stazione, Gesù è inchiodato sulla croce: “La Sindone di Torino ci permette di avere un’idea dell’incredibile crudeltà di questa procedura”. Su Avvenire del 20 aprile a pag. 8 è riportato il testo di una riflessione teologica scritta da Ratzinger nel 2002 per il Meeting di Rimini, dove si legge fra l’altro: “Colui che è la Bellezza stessa si è lasciato colpire in volto, sputare addosso, incoronare di spine. La Sacra Sindone di Torino può farci immaginare tutto questo in maniera toccante. Ma proprio in questo Volto così sfigurato appare l’autentica, estrema bellezza: la bellezza dell’amore che arriva ‘sino alla fine’ e che, appunto in questo, si rivela più forte della menzogna e della violenza”. (Emanuela e Maurizio Marinelli, 20 aprile 2005). 

Papa Benedetto XVI

  • La sera del 2 aprile, alla vigilia della festa della Divina Misericordia, il Signore ha chiamato a sé il Santo Padre Giovanni Paolo II. Con lui nel 1983 la Sindone, donata da Umberto II di Savoia, è tornata al successore di San Pietro, l'apostolo che per primo la vide vuota, nel Santo Sepolcro. Il Papa, che tutti ricordiamo inginocchiato davanti alla venerata Reliquia durante l'Ostensione del 1998, ora contempla per sempre quel Volto luminoso che ha tanto amato. (Emanuela e Maurizio Marinelli, 2 aprile 2005). 

Giovanni Paolo II davanti alla Sindone nel 1998


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