NOVITÁ
 
  • Il 12 dicembre 2015 Avinoam Danin è morto all'età di 76 anni - Avinoam Danin, professore emerito, è stato ricercatore e docente presso l'Università Ebraica di Gerusalemme per più di 50 anni. Durante le sue escursioni in Israele e nei Paesi limitrofi ha scoperto 43 specie e 3 sottospecie nuove per la scienza. Tre altre specie sono intitolate a lui. Il suo dettagliato lavoro fitosociologico è pubblicato in centinaia di articoli, 7 libri in inglese e 7 in ebraico (http://flora.org.il/en/avinoam-danin-2/).

 

 

 

 

 

  • Padre Héctor Guerra, una vita per la Sindone e per l’evangelizzazione - Venerdì 11 dicembre 2015 si è spento a Madrid padre Héctor Guerra LC, presidente di Othonia e docente dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Nato nel 1953, sacerdote legionario di Cristo, studioso della Sindone, padre Guerra aveva dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita anche a promuovere la conoscenza del Sacro Telo di Torino, come reliquia e come strumento di evangelizzazione.

    Con Padre Rafael Pascual LC, direttore dell’Istituto Scienza e Fede, ha fondato nel 2009 Othonia, una ONG internazionale, senza fini di lucro, il cui obiettivo è “contribuire al miglioramento, sviluppo, formazione, promozione e diffusione delle conoscenze relative alla Sacra Sindone tra i diversi popoli e culture del mondo”.

    Il loro sforzo ha prodotto in questi anni numerose iniziative, ancora attive, come il Diploma di Specializzazione in Studi Sindonici, nato nel 2010 e per il quale Padre Guerra, oltre che membro del Comitato scientifico, era docente del corso Teologia e spiritualità della Sindone.

    Un altro importante progetto per far conoscere il Sacro Telo sono le Mostre Chi è l’uomo della Sindone?, realizzate in diverse parti del mondo attraverso due modalità parallele: come mostre permanenti (Gerusalemme 2006; Roma 2006; Sacramento, California, 2010; Den Bosch, Olanda, 2012; Cracovia, Polonia, 2012; Città del Messico, 2012; San Antonio, Texas, 2013) e come mostre itineranti (come quella in Portogallo dal 2011, e quella in Brasile, anche dal 2011: Curitiba, Brasilia, Rio de Janeiro, Florianopolis).

    Tra i suoi libri, ricordiamo Cristo, nostra Pasqua, pubblicato nel 2012 con il Cardinale Antonio Cañizares e padre Juan Pablo Ledesma LC, e L’uomo della Sindone, pubblicato nel 2008 con il botanico israeliano Avinoam Danin, anche lui recentemente scomparso (Redazione SRM, 15 Dicembre 2015).

  • Albo d’oro - La Sindone, reliquia della misericordia - «Siamo chiamati tutti alla santità, e la Sindone – icona e reliquia della misericordia – è un segno di grande speranza». Così si è espressa la sindonologa Emanuela Marinelli, alla quale venerdì 23 ottobre, a Bassano, è stato assegnato il Premio Internazionale Medaglia d’oro al merito della Cultura Cattolica.

     

     

    Emanuela Marinelli riceve il Premio dall’assessore Linda Munari, in rappresentanza del sindaco di Bassano.

    Lo scorso anno il premio era stato assegnato a p. Romano Scalfi.

     

    La cerimonia di consegna del riconoscimento è stata l’occasione per conoscere a fondo la tradizione famigliare della studiosa, ciò che l’ha orientata allo studio delle Scienze naturali, disciplina attraverso la quale si è avvicinata per la prima volta al sacro lenzuolo sul quale, peraltro, continuano a concentrarsi rilievi scientifici e insieme grande devozione.

    Marinelli non ha nascosto la sua convinzione profonda, mutuata da 38 anni di approfondimenti ininterrotti con 17 libri sull’argomento, che l’immagine impressa sia quella di Gesù Cristo. «Certamente », ha sostenuto, «quella è la figura di un uomo crocifisso che ha subìto una flagellazione esemplare, e che dopo essere morto con la punizione dei criminali di allora non è stato gettato in una fossa comune, ma è stato sepolto con un trattamento regale». Tutto combacia con la descrizione dei Vangeli, e questo rende ancor più credibile che sia proprio il volto di Cristo quello che si può vedere «stampato» sul lino.

    Ai tanti dati scientifici inoppugnabili, si aggiungono elementi di più recente rilevazione, come per esempio il calcolo effettuato che il cadavere sia stato avvolto nel tessuto per 36-40 ore e il fatto che le fibre del tessuto siano ingiallite come per effetto di un’esposizione a una fonte di luce intensa, repentina.

    I dati raccolti in tanti anni di studi, ha spiegato Marinelli, lasciano sempre, però, lo spazio al dubbio di chi non vuole credere. «Nella Sindone c’è l’immagine di un momento di morte e Risurrezione che ravviva la nostra fede», ha commentato.

    La Sindone è un lenzuolo che «è come il quinto Vangelo scritto con il sangue di Gesù, e proprio per questo ci consente di leggere con occhio adeguato anche gli altri quattro Vangeli», ha spiegato il presidente della Giuria che assegna il Premio, il prof. Sergio Belardinelli.

    Nata in una famiglia numerosa, Marinelli ha confessato da subito che è proprio in famiglia che è iniziato il suo cammino di devozione e di cultura. «Mio padre mi faceva leggere moltissimi libri sui santi, perché – diceva – i santi non ti lasciano alibi». Possiamo sentire come «irraggiungibili» l’esempio di Gesù Cristo e di Maria, ma i santi sono sempre persone come noi, e «se hanno raggiunto la santità loro, vuol dire che è alla portata di tutti».

    Quanto al suo rapporto con la Sindone, Marinelli ha detto che era un incontro inevitabile: «Non ho scelto io di diventare apostolo della Sindone, perché Dio ha messo sulla mia strada dei segnali che ho dovuto seguire». A scatenare la sua curiosità di laureata in Scienze naturali fu l’annuncio, alla fine degli anni ’70, che sulle fibre del lenzuolo erano state rinvenute tracce di 58 pollini, 38 dei quali appartenenti a piante tipiche del Medioriente.

    Venne poi la celeberrima analisi fatta attraverso il radiocarbonio 14, a seguito della quale la Sindone venne ritenuta di fattura medievale. Un esame che per prima Marinelli contestò alla radice, evidenziando come il campione utilizzato fosse stato prelevato in uno dei punti più inquinati e compromessi del telo sindonico, sottoposto in tanti secoli a esposizioni a mani nude, rammendi, utilizzi poco rispettosi, le cui conseguenze non potevano non ripercuotersi sullo stato delle fibre studiate. La professoressa Marinelli non ha nascosto i suoi dubbi che addirittura le rilevazioni siano state condotte con malizia e poco scrupolo scientifico per giungere a un riscontro finale evidentemente falsato. Eppure, l’annuncio dei risultati emersi attraverso l’analisi al radiocarbonio venne mediaticamente studiato con cura, e ancora oggi nelle trasmissioni televisive e sulle pubblicazioni non specialistiche riemerge la vulgata che vorrebbe la Sindone medievale, considerazione più volte smentita dalle ricerche effettuate negli ultimi anni.

    «La definizione più azzeccata della Sindone secondo me l’ha data Orazio Petrosillo, quando la definì “la fotonotizia dal Calvario”», ha commentato la premiata. «Questo lenzuolo ci lascia sulla soglia del Mistero sul perché il corpo del cadavere del crocifisso che sicuramente vi è stato avvolto non vi sia rimasto, pur essendo stato in contatto con il lino per un lasso di tempo che va dalle 36 alle 40 ore, in piena aderenza a quanto scritto nei Vangeli».

    Numerosi i messaggi che sono arrivati per congratularsi con la professoressa Marinelli per il premio ricevuto. Tra gli altri, quelli del segretario di Stato vaticano mons. Pietro Parolin che ha trasmesso le felicitazioni del Santo Padre, del card. Camillo Ruini, dell’arcivescovo di Milano mons. Angelo Scola e del segretario del Pontificio Consiglio per i Laici mons. Josef Clemens (Andrea Mariotto, Studi Cattolici n. 657, Novembre 2015, pp. 803-804).

  • L’ostensione 2015 si è conclusa il 24 giugno. Durante la conferenza stampa di chiusura dell’Ostensione tenuta il giorno seguente l’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha tracciato un bilancio dei 67 giorni di cui si riportano le sintesi conclusive:

    “È stata un’ostensione tra le più partecipate e vissute dai pellegrini per intensità umana e spirituale. L’organizzazione e l’accoglienza è stata perfetta anche per l’amorevolezza e la simpatia dei volontari. Il percorso di avvicinamento alla Sindone si è rivelato utile con i pannelli dei santi sociali e con il filmato della prelettura, entrambi giudicati da tutti ben realizzati e necessari. Tutti i pellegrini hanno quindi avuto la possibilità di sostare in silenzio e preghiera davanti alla Sindone per un tempo congruo.
    Molto ampio e vario il profilo dei pellegrini: famiglie con bambini e ragazzi, giovani, senza fissa dimora e poveri, ortodossi ed evangelici, musulmani ed esponenti di altre religioni, persone provenienti da Paesi europei, America, Africa, Medio Oriente ed Asia. Da segnalare in particolare le migliaia di visitatori filippini.
    Hanno sostato davanti al Telo numerosi cardinali, vescovi, preti, diaconi, religiosi e religiose, associazioni e movimenti ecclesiali. Folte le delegazioni dei pontifici consigli della Santa Sede e degli uffici della Cei.
    Sono sfilate inoltre davanti alla Sindone autorità politiche, economiche e finanziarie, dello spettacolo, dello sport, del cinema e del teatro.
    Quanti e «quali» pellegrini
    Il numero totale dei pellegrini in visita alla Sindone nell’Ostensione 2015 è costituto dalla somma delle persone che si sono prenotate e hanno effettuato il percorso, quelle che hanno partecipato alle celebrazioni in Cattedrale, i gruppi entrati direttamente dalla porta centrale senza prenotazione e dalle autorità e personalità accompagnate dal Cerimoniale. Con questo calcolo il numero supera i due milioni di persone.
    A questi si devono aggiungere coloro che nei due giorni di visita del Papa lo hanno seguito lungo tutto il tragitto da Caselle a Torino, in tutte le piazze e vie dove è passato e ha sostato. Possiamo ben dire dunque che Torino ha accolto 3 milioni di persone.
    Sono stati ricevuti un numero interminabile di messaggi e di attestazioni di quanto l'esperienza fatta alla Sindone sia stata intensa e ricca di grazia e di gioia per i pellegrini.
    La Visita di Papa Francesco
    Il Papa e tutto il suo seguito sono rimasti sorpresi dalla accoglienza entusiasta della gente, segno di grande affetto verso il Papa.
    I discorsi del Papa e i suoi gesti hanno colpito nel segno e resteranno dentro il cuore di tutti come invito alla speranza e alla fiducia nel futuro.
    Gli interventi dei tre rappresentanti del mondo del lavoro sono stati concreti, realistici e non di circostanza ma anche carichi di speranza in Dio e in se stessi. Una bella iniezione di ottimismo pur in mezzo alla note difficoltà.
    Alla Sindone il Papa è stato in silenzio meditativo come ogni pellegrino. Nessuna parola per non rompere quel clima di contemplazione e silenzio che esige la Sindone. Ma egli ha fatto un gesto ricco di tenerezza e di significato pregnante. Ha toccato il sacro Lino, lo ha come accarezzato, come se avesse toccato il corpo martoriato del Signore per consolarlo. È bello che Colui dal quale riceviamo la consolazione di Dio diventi oggetto di tenerezza e consolazione. Si vede in questo il gesto della Veronica che asciuga il volto di Gesù o quello delle donne che vanno per ungere il corpo del defunto. Ma si vede anche il gesto della donna emorroissa, di cui ci parla il Vangelo, che vuole toccare il mantello di Gesù per ricevere la guarigione. Gesù le dice: «È la tua fede che ti ha salvato».
    Il «dono» di Papa Francesco per i poveri di Torino
    Il Papa mi ha consegnato un ringraziamento e benedizione ai volontari della Sindone e a quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’Ostensione. Il testo autografo dice: "Ringrazio i Volontari della Sindone e anche quelli che hanno aiutato nella mia visita a Torino. Benedico di cuore voi e le vostre famiglie. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Affettuosamente. Francesco. 21.6.2015"
    Il Papa mi ha chiesto di usufruire del dono frutto delle offerte dei pellegrini dell’Ostensione e dei fedeli della diocesi di Torino, per un’opera di carità a favore degli ultimi a Torino. La cifra supera il milione di euro. Sarà definita in questi giorni con la Caritas, l’Ufficio Migrantes e la Pastorale della Salute quale opera si potrà compiere.
    Il Papa ha inoltre scritto un biglietto di saluto e di benedizione ai ragazzi che lo hanno salutato in piazza Solferino e lungo il tragitto verso Caselle. Il testo dice: “Cari ragazzi, sono partito da Torino dopo la mia visita, portando nel cuore il vostro gioioso saluto, vi ho benedetto e vi invito ad essere sempre amici di Gesù e tra voi, per donare a tutti il suo Vangelo di amore e di pace. Vi benedico di cuore insieme ai vostri genitori, sacerdoti e animatori. Pregate per me. Francesco 22.6.2015
    Dai discorsi e dai gesti del Santo Padre ricaveremo una Lettera pastorale alla città e alla Diocesi perché sia la base portante del nostro cammino comune per i prossimi anni.” (Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 25 giugno 2015)
  • Papa Francesco, domenica 21 giugno, ha visitato Torino per venerare la Sacra Sindone e per commemorare il 200° anniversario della nascita di San Giovanni Bosco. È stato ricevuto dall'Arcivescovo e Custode della Sindone Cesare Nosiglia di Torino, e poi ha celebrato la messa nella Piazza Vittorio Veneto.Ci sono stati anche altri eventi in città, che hanno coinvolto i pellegrini della Sindone, giovani e persone malate. L’Arcivescovo Cesare Nosiglia ha ricevuto il papa con il seguente messaggio: 

    Padre Santo, la Sua presenza in mezzo a noi è fonte di tanta gioia. L’abbiamo atteso per lunghi mesi, pregando e meditando la Sua Esortazione Apostolica 'Evangelii gaudium', per entrare in sintonia con il Suo cuore e il Suo insegnamento, che anche oggi ci sta offrendo con abbondanza. Lei sa bene che, come piemontesi, siamo sobrii di parole e non manifestiamo all’esterno tanti sentimenti, che pure albergano dentro di noi; ma oggi non possiamo fare a meno di esprimere la riconoscenza al Signore e a Lei, caro Padre, per aver accolto l’invito a venire a onorare il Santo dei Giovani, presbitero di questa Chiesa, amato in tutto il mondo, e a contemplare la Sindone, uno dei tesori più preziosi che la Chiesa di Torino, grazie a Lei, custodisce con amore e trepidazione.
    Lei conosce Torino e il suo territorio e sa che i suoi abitanti sono attivi e intraprendenti, aperti all’innovazione sia in campo sociale che ecclesiale, tenaci e grandi lavoratori e imprenditori. Oggi, ha davanti a sé un popolo che sta vivendo una situazione di difficoltà, sia sotto il profilo religioso che sociale. Per questo il Suo messaggio di speranza scuote le coscienze di chi è rassegnato e anima quelle di chi è invece intenzionato a lottare con impegno per un futuro diverso e più ricco di valori spirituali e sociali condivisi.
    I nostri numerosi Santi e Beati ci hanno trasmesso una fede incentrata sull’Amore più grande che è la croce di Cristo, vissuto verso ogni persona povera e ultima, bisognosa di dignità e di accoglienza, di rispetto e di solidarietà e giustizia. Le nostre Chiese particolari, sostenute dall’impegno fedele e generoso di tanti sacerdoti, diaconi permanenti, persone consacrate e di un grande esercito di volontari laici, si fanno carico ogni giorno delle necessità dei poveri e dei loro diritti ed esigenze di giustizia e di  solidarietà, in stretta collaborazione con le componenti istituzionali e sociali.
    Desideriamo avere uno sguardo positivo e carico di speranza verso quella fascia di popolazione che è stata per Don Bosco – e lo è per noi – particolarmente amata, cercata e valorizzata. Sì, Padre Santo, i giovani sono la nostra parte migliore, su cui stiamo concentrando le forze, per accompagnarli ad affrontare con coraggio i problemi che li assillano, dalla mancanza di lavoro, alle difficoltà familiari, al disimpegno morale e spirituale. Gli oratori delle nostre parrocchie stanno aprendosi sempre più all’esterno, per abitare i luoghi dove i giovani si incontrano e annunciare che Gesù li chiama amici e ha un amore di predilezione per ciascuno di loro.
    La carenza di vocazioni purtroppo si fa sentire, anche se non mancano segnali confortanti di ripresa, come il costante e qualificato servizio di Istituti religiosi maschili e femminili nell’ambito educativo, spirituale e pastorale e il generoso impegno missionario da parte di molti laici, nelle associazioni e movimenti e nelle parrocchie, per formarsi ad essere animatori di comunità e testimoni di Gesù Cristo nei diversi ambienti del vissuto familiare e sociale.
    Memori dell’insegnamento di Don Bosco ad essere «buoni cristiani e onesti cittadini», Le assicuro che quanto ci sta consegnando in questa visita con la Sua Parola e prima ancora il Suo esempio, sarà accolto dalle Chiese particolari del Piemonte e Valle d’Aosta e da tutta la popolazione del nostro territorio come stimolo e orientamento per annunciare con gioia e fedeltà il Vangelo e testimoniarlo con coerenza, promuovendo la dignità di ogni persona e famiglia, la custodia di quell’ambiente così ricco di risorse naturali che il Signore ci ha donato, la giustizia ed equità tra tutte le componenti sociali.
    Padre Santo, ci permettiamo infine di consegnare a Lei direttamente quanto hanno offerto i pellegrini della Sindone, per un’opera di carità che Lei vorrà sostenere, secondo le priorità che riterrà più opportune.
    Grazie, Padre Santo: ci benedica e continui a mantenere con questa terra quell’amorevole affetto e vicinanza che ha sempre avuto e oggi rinnova in modo così pieno e gioioso.
    +Cesare Nosiglia
    Arcivescovo di Torino
    Custode Pontificio della Sindone

Papa Francesco si è trattenuto a lungo in Duomo in silenzio e in contemplazione del Sacro Telo.

A pregare con lui l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, i vescovi della conferenza episcopale del Piemonte e della Valle d’Aosta, le suore di clausura e i sacerdoti ospiti delle case del clero e della diocesi e ancora il Capitolo dei canonici, la Commissione Sindone, alcuni rappresentanti di Casa Savoia e alcuni parenti del Beato Pier Giorgio Frassati, al cui altare papa Francesco ha pregato. Dopo la contemplazione il Papa ha poggiato con delicatezza la mano sulla teca che contiene la Sindone.

Durante l’Angelus recitato in piazza Vittorio Veneto, il papa ha detto: “Il nostro pensiero va alla Vergine Maria, madre amorosa e premurosa verso tutti i suoi figli, che Gesù le ha affidato dalla croce, mentre offriva Se stesso nel gesto di amore più grande. Icona di questo amore è la Sindone, che anche questa volta ha attirato tanta gente qui a Torino. La Sindone attira verso il volto e il corpo martoriato di Gesù e, nello stesso tempo, spinge verso il volto di ogni persona sofferente e ingiustamente perseguitata. Ci spinge nella stessa direzione del dono di amore di Gesù. 'L’amore di Cristo ci spinge': questa parola di san Paolo era il motto di san Giuseppe Benedetto Cottolengo. (Diocesi di Torino website - Torino, 21 giugno 2015)

  • La Santa Sindone, segno di speranza per le famiglie - Celebrazione solenne, ieri sera in Cattedrale, per la festa liturgica della Sindone. La Messa è stata presieduta dall’arcivescovo e Custode pontificio mons. Nosiglia, con molti sacerdoti diocesani torinesi. Ha partecipato alla celebrazione mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della diocesi cattolica della Madre di Dio a Mosca, che ha giurisdizione sullintera Russia. Mons. Pezzi ha tenuto anche una breve omelia, dopo quella di mons. Nosiglia, per i fedeli russi che lo accompagnano in questo pellegrinaggio alla Sindone. L’arcivescovo di Torino, nell’omelia, ha sottolineato soprattutto il significato e il valore della famiglia, definita “protagonista” di questa ostensione: perché, ha detto mons. Nosiglia, le famiglie con i bambini, che pregano e ascoltano davanti alla Sindone, sono per noi tutti un grande segno di speranza. (Diocesi di Torino website - Torino, 5 maggio 2015)

  • Colore, sangue, storia: l’incontro annuale degli studiosi della Sindone - Circa 300 studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento il 2 maggio a Torino per l’incontro annuale del Centro Internazionale di Sindonologia con le realtà collegate e che collaborano con il Centro stesso. Obiettivo dell’incontro è stato fare il punto su alcuni temi della ricerca sindonica che necessitano di approfondimento. Gli interventi di importanti esponenti del mondo scientifico hanno riguardato il campo della ricerca storica, della formazione dell’immagine sindonica e della sua colorazione, indagini di medicina forense e l’analisi palinologica. Da segnalare la presenza dell’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia che ha lodato e incoraggiato l’impegno dei ricercatori. (Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 3 maggio 2015)

  • Aperta l'Ostensione della Sindone 2015 - «Il mondo ha bisogno di un Amore più grande: l'amore che vince sul male e porta riconciliazione, più forte delle avversità e delle difficoltà. Sostare davanti alla Sindone significa accogliere i segni di questo Amore più grande che si è speso per l’umanità. Vorrei che i pellegrini portino questo dono nella loro vita quotidiana che deve risplendere di speranza».
    Con queste parole l’Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sindone, monsignor Cesare Nosiglia, ha inaugurato, alla presenza del sindaco Piero Fassino e di altre importanti personalità, il percorso di avvicinamento al Duomo e alla Sindone.
    «L’Ostensione è un evento di straordinaria importanza religiosa e sociale», ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino. Durante l'Ostensione è stato predisposto un ricco programma di iniziative culturali.
    L’Ostensione, la terza del nuovo millennio, si è aperta il 19 aprile con una solenne concelebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta da monsignor Nosiglia con i vescovi del Piemonte.
    Nel pomeriggio si è aperto il percorso ai pellegrini, che hanno cominciato ad affluire davanti alla Sindone con partenza alle 16. Il percorso inizia da viale dei Partigiani (Monumento al Carabiniere) presso i Giardini Reali e si snoda per 850 metri fino alla Cattedrale.
    (Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 19 aprile 2015)
  • Visita alla Sindone di sabato 18 aprile per i giornalisti accreditati - Sabato 18 aprile, esclusivamente per i giornalisti accreditati, si è svolta una visita in anteprima in Duomo alla Sindone. Durante la visita è stato possibile effettuare riprese e fotografie. In Cattedrale era presente l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, Custode pontificio della Sindone, che si è reso disponibile per le interviste. Nei giorni di Ostensione l’accesso alla Sindone è consentito agli operatori della comunicazione accreditati accompagnati dal personale dell’Ufficio stampa. Il pellegrinaggio alla Sindone è un avvenimento di fede: tutti sono invitati a rispettare la riservatezza e il raccoglimento durante il percorso e all'interno del Duomo. (Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 18 aprile 2015)

  • La Sindone viene spostata per l'Ostensione del 2015 - In occasione dell’Ostensione della Sindone del 2015 nel Duomo di Torino, Comau, società di Fiat Chrysler Automobiles, ha realizzato e donato al comitato organizzatore dell’Ostensione una piattaforma di elevazione e di trasporto per le operazioni di spostamento della teca in cui è contenuto il Sacro Lenzuolo di lino. La piattaforma realizzata dai progettisti della Comau di Grugliasco ha permesso di spostare il lettino sul quale è stesa la Sindone, normalmente posto dentro la teca di conservazione, fino alla teca utilizzata per l’Ostensione (a una distanza di circa 10 metri) che è sistemata sopra l’altare maggiore del Duomo di Torino. La piattaforma ha un sistema a doppio pantografo con uno specifico telaio progettato per accogliere il lettino sul quale è stesa la Sindone, lungo più di 4,5 metri e largo circa 1,2 metri, e la movimentazione è garantita da un sistema elettrico. È stato così possibile sollevare la Sindone dalla posizione di partenza fino all’allineamento con la teca di Ostensione (posizionata a quasi tre metri di altezza) e nello stesso tempo traslarla orizzontalmente per un più facile accostamento tra il piano di appoggio della piattaforma e la teca di Ostensione. La piattaforma sarà riutilizzata al termine dell’Ostensione per riporre nuovamente la Sacra Sindone nella teca di conservazione. (La Stampa, 17 aprile 2015)

  • Presentazione dell'Ostensione 2015 alla stampa estera - Roma, 15 aprile 2015

TUTTO SULL'OSTENSIONE DELLA SINDONE
Perché l’Ostensione
L’Ostensione della Sindone è stata concessa dal Papa in occasione dei 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco. Un’attenzione particolare è dedicata, oltre che al mondo salesiano, ai giovani e a chi vive nella sofferenza (malati, accompagnatori), con momenti specifici di pellegrinaggio e organizzazione di iniziative di accoglienza.
La visita giorno per giorno
La Sindone viene esposta a Torino nella cattedrale di San Giovanni Battista dal 19 aprile al 24 giugno. Tutti i giorni, dalle 7.30 alle 19.30, sarà possibile compiere il percorso di avvicinamento e, dopo la “prelettura” del Telo, entrare in Duomo. Non si potrà visitare la Sindone il 20 e 21 giugno, in occasione della visita di Papa Francesco a Torino.
La visita alla Sindone è completamente gratuita, la prenotazione è obbligatoria, tramite il sito ufficiale www.sindone.org o il call center +39/011.5252550.
Il giorno dell'apertura
L’Ostensione inizia domenica 19 aprile con la celebrazione eucaristica presieduta dal Custode pontificio della Sindone monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, con i vescovi del Piemonte. Nel pomeriggio del giorno stesso cominceranno le visite alla Sindone.
Il motto, il logo
«L’Amore più grande», richiamo dal Vangelo di Giovanni (15,13), è il motto scelto dal Custode per questa Ostensione. È l’amore di Dio, manifestato nella Passione di Gesù Cristo, nel dono totale della vita, che spinge ciascuno di noi a mettersi a servizio dei fratelli, e dei più poveri in particolare.
Il logo dell’Ostensione è stato individuato partendo dalla ricerca dei giovani torinesi dell’Accademia di Belle Arti e di gruppi di parrocchie. L’Agenzia Armando Testa lo ha elaborato, facendolo diventare il ‘manifesto’ di questa Ostensione della Sindone.
I volontari
Per l’Ostensione della Sindone, come nelle precedenti esposizioni, è indispensabile il lavoro svolto dai volontari, provenienti dalle comunità cristiane torinesi e da altre associazioni: sono oltre 4.600, e provvederanno a tutti i servizi di accoglienza dei pellegrini.
Un servizio volontario di particolare importanza è quello svolto dal personale sanitario: medici e infermieri specializzati che, in accordo con le strutture pubbliche, sono a disposizione lungo il percorso per soccorrere gli eventuali visitatori in difficoltà.
Il percorso
Il percorso che i fedeli dovranno seguire per raggiungere il Duomo e avvicinarsi alla Sindone è lungo 850 metri e quasi completamente coperto. Il punto di accoglienza e accesso è in viale Partigiani, poi i pellegrini attraverseranno i Giardini Reali alti e la manica nuova di Palazzo Reale, l’area della pre-lettura per la preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del sudario) prima di entrare nella cattedrale e potersi fermare qualche minuto davanti alla Sindone. All’uscita del percorso si trovano altri servizi come il bookshop ufficiale dell’Ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città (funziona anche come centro per prenotazioni in giornata) e le ‘penitenzierie’, dove accostarsi al sacramento della Confessione. Le penitenzierie si trovano nella chiesa dello Spirito Santo (via Porta Palatina) e in una tensostruttura in piazza San Giovanni (di fronte al Duomo), quest’ultima dispone di confessionali attrezzati per l’accesso dei disabili.
Accoglienza per malati e disabili
L’attenzione speciale per i malati che verranno alla Sindone si concretizza anche nelle modalità dell'accoglienza. Per la prima volta a Torino sono stati realizzati due ‘accueil’, sul modello di Lourdes, per i pellegrini (malati e accompagnatori) che si fermano in città più di un giorno e luoghi di accoglienza per chi compie il pellegrinaggio in giornata. Gli accueil si trovano vicino al Duomo, nell’ospedale Maria Adelaide e al Cottolengo, e offrono ospitalità per l’intero periodo dell’Ostensione a prezzi contenuti (sono a disposizione 70 posti letto con servizi di pernottamento, mensa e assistenza medica). Si può prenotare la permanenza negli accueil dalla pagina “Malati e disabili” del sito www.sindone.org.
Tutti i giorni dell’Ostensione a malati e disabili è riservata una corsia “prioritaria” per la visita alla Sindone. Sono a disposizione volontari accompagnatori e sedie a rotelle. Sarà inoltre allestito un percorso breve (di circa 300 metri), a disposizione dei pellegrini con particolari problemi, tutti i mercoledì dalle 14 alle 17.30 con accesso auto riservato dalla Piazzetta Reale.
Per prenotare la visita con il percorso ridotto è indispensabile telefonare al call center dell’Ostensione al numero +39/011.5295550 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 14). Per informazioni ed esigenze particolari contattare la Segreteria “Malati e Disabili”: tel. +39/011.5395518 (attivo il mercoledì dalle 14 alle 17.30), mail malati.disabili@sindone.org.
I giovani
I giovani sono i protagonisti dell’Ostensione 2015 che avviene nel corso delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, figura di riferimento per generazioni di giovani in ogni parte del mondo. Con il progetto “Turin for Young”, la Pastorale Giovanile della diocesi di Torino e la Pastorale Giovanile Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta coordinano il servizio di accoglienza dei giovani pellegrini che giungono a Torino per l’Ostensione (informazioni su www.sindone.org e www.turinforyoung.it).
I giovani si prepareranno, inoltre, all’incontro con Papa Francesco di domenica 21 giugno attraverso uno speciale «Happening degli oratori e dei giovani» in stile mini-GMG che inizierà il 19 giugno alle 18 presso il Santuario della Consolata con la Messa presieduta dall’Arcivescovo, seguiranno momenti di catechesi, testimonianza, preghiera. Le iscrizioni all’Happening si possono effettuare sul sito www.turinforyoung.it.
Sito e social
Veste grafica rinnovata e una diversa impostazione dei contenuti per www.sindone.org,
sito ufficiale della Commissione diocesana per la Sindone e unico punto di prenotazione telematica per il pellegrinaggio.
Tramite il pulsante «prenota la tua visita» si accede al sistema di prenotazione della visita alla Sindone disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, polacco, russo. Il sito è interamente in tre lingue: italiano, inglese e francese, ma i comunicati e le informazioni di particolare importanza saranno disponibili anche nelle altre principali lingue europee.
Il lavoro di informazione e comunicazione sulla Sindone è svolto in collaborazione con  www.sindone.it,
sito del Centro di Sindonologia, del Museo della Sindone e della Confraternita del Santo Sudario.
In occasione dell’Ostensione 2015 la comunicazione passa per la prima volta anche attraverso i canali Social più diffusi. Questi gli account attivi e continuamente aggiornati:
• Twitter: @Sindone2015
• Facebook: www.facebook.com/sindone2015
• YouTube: Sindone2015
Un canale twitter interamente in lingua inglese, dedicato particolarmente agli operatori dell’informazione, è
@HolyShroud2015
gestito da Della Silva Communication, azienda di comunicazione anch’essa partner dell'Ostensione 2015. La mail è  HolyShroud2015_press@sindone.org.
  • Conferenza stampa di presentazione dell'Ostensione della Sacra Sindone - Il 25 marzo 2015 nella Sala Stampa della Santa Sede si è tenuta una conferenza stampa per presentare la prossima Ostensione della Sindone di Torino (Torino, 19 aprile - 24 giugno 2015), in occasione della secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco, che sarà appositamente dedicata ai giovani e a coloro che soffrono. Il Papa farà anche un pellegrinaggio a Torino il 21 - 22 giugno.
    I relatori della conferenza sono stati l'arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, custode pontificio della Sindone; Elide Tisi, vicesindaco della città di Torino; Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone e don Luca Ramello, direttore della pastorale giovanile per la diocesi di Torino.
    L'Arcivescovo Nosiglia ha spiegato che la Sindone rappresenta, per la Chiesa universale, un punto di riferimento di primo ordine per la vita di fede di molte persone e delle comunità, che in questa immagine riconoscono i segni della passione del Signore, di Gesù che “ispira la nostra vita e le sfide di realizzare pienamente la nostra vocazione più profonda. Quindi
    , ha aggiunto,“il tema che ho scelto per la prossima ostensione è 'L'Amore più grande': il dono della salvezza che viene reso visibile nella nostra risposta, il culto di Dio e di servizio ai fratelli.
    Il viaggio del Papa, come l'intera Ostensione, si caratterizza anche come un ringraziamento per il dono del 'Santo dei giovani', e per il servizio che la Famiglia salesiana continua a svolgere a Torino e in tutto il mondo nei campi dell'educazione, della missione, dello sport e della comunicazione. Il mondo giovanile è coinvolto più di altri nella missione salesiana: per questo ho voluto che l'Ostensione si caratterizzi con un invito forte ai giovani - torinesi, italiani, di tutto il mondo. Nei giorni della visita del Papa a Torino proporremo una mini-Giornata della Gioventù, una serie di incontri, confronti, preghiere, momenti di festa che ci aiutino a rientrare in contatto con i giovani. Un segno straordinario sarà la presenza della Croce della Giornata della Gioventù, che farà tappa a Torino nel suo viaggio verso Cracovia
    .
    Un'altra particolarità di questa Ostensione è l'attenzione per il mondo di chi soffre, e quindi quest'anno i pellegrini malati o disabili e coloro che li accompagnano saranno in grado di beneficiare di nuove strutture ricettive in base al modello 'Accueil' di Lourdes. Si spera inoltre che il pellegrinaggio alla Sindone offrirà l'opportunità di partecipare al sacramento della Riconciliazione, come “un segno concreto di perdono
    e, come in precedenti occasioni, “in vari luoghi sacerdoti ascolteranno le confessioni dei fedeli in tutte le principali lingue del mondo.
    L'Arcivescovo ha sottolineato che l'Ostensione 2015 è stata organizzata secondo il criterio di austerità, in un periodo di crisi economica e sociale grave in tutta l'area, e ha ringraziato quei soggetti che hanno offerto la loro collaborazione per aiutare a limitare i costi, per quanto possibile. Ha inoltre annunciato che durante l'Ostensione della Sindone, il celebre dipinto “Compianto sul Cristo morto
    del Beato Angelico sarà esposto nel museo diocesano, in prestito per l'occasione dalla città di Firenze.
    Come sapete, la visita la Sindone è completamente gratuita. Tradizionalmente molti pellegrini lasciano una semplice offerta al termine del loro viaggio, depositata con piena discrezionalità all'uscita della Cattedrale e nei luoghi di confessione. In questa occasione saranno date tutte le offerte al Papa quando sarà con noi a Torino il 21 giugno. A Lui chiederemo di usarli, naturalmente con piena libertà, per un lavoro, o un progetto per aiutare i più poveri o più bisognosi
    . (Vatican Information Service, 25 marzo 2015)

  • La visita del Santo Padre a Torino - Domenica 21 giugno il Papa visiterà Torino. L'arrivo nella città è previsto alle 8 del mattino e, mezz'ora dopo, si incontrerà con i rappresentanti del mondo del lavoro in Piazzetta Reale. Da lì, si muoverà verso il Duomo, dove pregherà davanti alla Sindone e davanti all'altare del Beato Pier Giorgio Frassati. Alle 10:45 celebrerà l'Eucaristia in Piazza Vittorio Veneto e reciterà la preghiera dell'Angelus domenicale.
    Dopo la Messa, il Papa andrà alla residenza arcivescovile per il pranzo con i giovani detenuti del penitenziario
    minorile “Ferrante Aporti”, molti immigrati e persone senza fissa dimora e una famiglia Rom.
    Alle 14:40 visiterà il Santuario della Consolata, dove si ritirerà per qualche minuto in preghiera privata. Alle 15 nella Basilica di Santa Maria Ausiliatrice, dove incontrerà con i Salesiani e le Figlie di Santa Maria Ausiliatrice. Un'ora più tardi, nella Chiesa del Cottolengo, si incontrerà con i malati e disabili.
    Alle 18 tornerà in Piazza Vittorio Veneto dove si incontrerà con i giovani della città, dopo di che si ritirerà alla residenza arcivescovile.
    Lunedì 22 giugno, alle ore 9 visiterà il Tempio Valdese. Al ritorno in Arcivescovado si incontrerà privatamente con alcuni dei suoi parenti, celebrerà una Santa Messa nella Cappella seguita dal pranzo sempre con loro. Prima della sua partenza dall'aeroporto di Torino
    “Caselle”, ci sarà un breve incontro con i membri del Comitato dell'Ostensione, gli organizzatori e sostenitori della sua visita.(Vatican Information Service, 25 marzo 2015)

  • Verso l'ostensione - Duomo chiuso dal 21 gennaio 2015 - Da mercoledì 21 gennaio la Cattedrale di Torino viene chiusa al pubblico: iniziano infatti i lavori di preparazione per l'ostensione della Sindone, in programma dal 19 aprile al 24 giugno prossimi. Nell'ultimo giorno di apertura - martedì 20 - si celebra, alle 10, la Messa per celebrare la festa della Polizia Municipale nel giorno del santo patrono, Sebastiano. Il Duomo rimane aperto, con le normali celebrazioni, fino alle 19.
    I lavori - Come per le altre ostensioni è necessario riadattare completamente l'interno del Duomo, che viene svuotato degli arredi interni e preparato per la «modalità ostensione». La prima serie di lavori è strutturale. Si tratta di allungare di 10 metri l'area del presbiterio, realizzare il sistema di «passerelle» su cui transiteranno i pellegrini, iniziare il montaggio della «macchina» che sosterrà la teca dell'ostensione. Si provvederà anche a oscurare tutte le finestre della cupola e delle navate del Duomo: un'operazione necessaria per ridurre al minimo l'esposizione della Sindone alla luce e favorire la concentrazione e il raccoglimento. In seguito gli esperti dell'illuminazione sistemeranno i fasci di luce che consentiranno una visione ottimale del Telo dai vari punti della chiesa. Una novità di questa edizione riguarda proprio le passerelle: invece di costruire soppalchi in cemento, i sostegni dei passaggi saranno realizzati in materiale metallico riutilizzabile. I lavori non riguardano né la Sindone né la teca e i sistemi di sicurezza, che rimangono invariati. La Sindone rimarrà chiusa nella teca di conservazione, nella Cappella sotto la Tribuna Reale, fino ai giorni immediatamente precedenti l'ostensione.
    La parrocchia - La comunità parrocchiale del Duomo, come accade ad ogni ostensione, «trasloca» le proprie attività nella chiesa di San Tommaso (angolo via Pietro Micca). Nei giorni feriali la Messa viene celebrata alle 13.30; c'è poi la prefestiva delle 18 e, nei giorni festivi, la celebrazione alle 10.30. La funzione dei Canonici del Capitolo metropolitano è sospesa per il tempo dell'ostensione (in Cattedrale si teneva alle 18, preceduta dalla preghiera di Vespro alle 17.30). Sempre a San Tommaso (via Monte di Pietà 11) è aperto, con gli orari consueti, l'ufficio parrocchiale, e lì continuano a svolgersi i catechismi e le attività dell'oratorio e dei gruppi parrocchiali.
    La Messa con i volontari - Ogni mese, dall'inizio della preparazione all'ostensione, i volontari si ritrovano per partecipare insieme alla Messa, celebrata da don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone e da mons. Giuseppe Ghiberti, presidente emerito. L'appuntamento, per i prossimi mesi, non è più al Duomo ma al Santo Volto. La prossima Messa sarà celebrata mercoledì 28 gennaio alle 18.30 al Santo Volto.
    Per i colleghi un'informazione di servizio - Si prega di voler gentilmente dare rilievo alla notizia della chiusura del Duomo. Sono numerose, infatti, le comitive e i gruppi di turisti che vengono a visitare la Cattedrale e la cappella della Sindone tutti i giorni, e che dopo il 21 non potranno entrare. Ricordiamo anche che una copia in grandezza naturale del Telo è esposta in permanenza nella chiesa del S. Sudario, in via San Domenico angolo via Piave. (Mauro Gentile - Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015, 19 gennaio 2015)


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