IL RUOLO DI INTERNET
NEL FUTURO DELLA RICERCA SULLA SINDONE
di
Barrie M. SCHWORTZ
The Shroud of Turin Website
http://www.shroud.com
© 1998 Tutti i diritti riservati
Presentato originariamente il 7 giugno 1998
al Congresso sulla Sindone a Torino

Barrie M. Schwortz e il Card. Giovanni Saldarini
Barrie M. Schwortz con il Card. Giovanni Saldarini

Comunicazioni e ricerca sulla Sindone

Le mie osservazioni personali di ricerca sindonica sono cominciate alla fine del 1976, quando sono diventato il fotografo ufficiale dello Shroud of Turin Research Project (STURP). Come membro del team sono stato coinvolto direttamente nei due anni di progettazioni e riunioni che sono culminate nella partecipazione dello STURP alle 120 ore di esami sulla Sindone nell'ottobre 1978.

Lo STURP ha impiegato oltre due anni per progettare i propri esperimenti. Questo periodo è stato spesso frustrante perché il team era composto da piccoli gruppi di ricercatori residenti in diverse città da un capo all'altro degli Stati Uniti. I soli mezzi di comunicazione disponibili tra i vari gruppi erano o il telefono o la corrispondenza scritta. Questo ha limitato la nostra efficienza e ha aggiunto tempo considerevole alla programmazione. La prima volta che tutto il team si è effettivamente incontrato non è stato che trenta giorni prima della partenza per Torino.

Negli anni successivi agli esami, mentre si stavano selezionando e valutando i dati raccolti, la ricerca sulla Sindone si stava intensificando a livello mondiale. Durante questo periodo, dato che ho lavorato a stretto contatto con gli scienziati dello STURP e ho fornito loro le fotografie della Sindone di cui avevano bisogno per il loro lavoro, la necessità di incrementare l'interazione e le comunicazioni nella ricerca sulla Sindone è diventata persino più evidente. Ho partecipato ad ogni riunione del team, documentandole tutte, e nel 1981 ho completato il lavoro sulla documentazione fotografica di cui ero responsabile1.

Uno dei problemi più ovvi che ho osservato durante questo periodo è stato la mancanza di comunicazioni che esisteva, non solo all'interno del progetto, ma tra il nostro team e i ricercatori di altri gruppi. In parte ciò era dovuto ai limiti della tecnologia delle comunicazioni degli anni '70. Non c'erano fax o e-mail ed i ricercatori erano davvero sparsi in tutto il mondo. Ma a volte era dovuto a fattori personali. Ho notato un certo attrito tra alcuni scienziati sin dalla prima ora del primo giorno delle nostre 120 ore di esami. Cominciavo a vedere realizzarsi un modello che probabilmente si verifica in ogni gruppo scientifico che lavora da solo, con poco o nessuno scambio di informazioni con altri gruppi. Sebbene si stessero formando nuovi gruppi di sindonologi negli Stati Uniti ed in Europa, pochi avevano una cooperazione attiva tra loro. La mancanza di fondi, il nazionalismo, gli ego individuali e la stessa natura dell'argomento, tutto sembrava contribuire ad un atteggiamento di non collaborazione e persino ostile. In un periodo in cui l'incremento della cooperazione e delle comunicazioni era una necessità ovvia ed importante, sembrava verificarsi l'esatto contrario.

In tutta franchezza, lo STURP è stato limitato, non solo da un accordo scritto fra i suoi membri, ma anche da un accordo con le autorità di Torino. Sono stati obbligati giuridicamente a mantenere il silenzio riguardo le loro conclusioni finché non avessero pubblicato la loro relazione finale, per evitare che fossero diffusi parzialmente dei dati che avrebbero dato luogo a dei fraintendimenti2. D'altro canto la Sindone di Torino è un oggetto pubblico e nessuno era completamente immune dall'incontrare pressioni dovute all'aumento dell'interesse mondiale. A volte sembrava che il mondo dei sindonologi agisse come quei bambini che litigano su un campo da gioco per un pallone che neanche appartiene loro.

In tutto questo periodo, ricercatori di tutto il mondo hanno spesso discusso sulla creazione di un Centro Internazionale di Studi sulla Sindone. Sebbene molti gruppi portavano la parola "internazionale" nella loro denominazione, non c'era effettivamente una grande attività internazionale. Era chiaro a tutti che occorreva un'organizzazione o un centro veramente globale, ma le preoccupazioni per i costi, l'ubicazione, la lingua e l'amministrazione lo ha reso nient'altro che un lontano sogno.

Come per molti altri, il mio coinvolgimento continuato nella sindonologia ha subito un contraccolpo nel 1988 quando furono resi pubblici i risultati della datazione radiocarbonica. Negli anni successivi ho notato che ci sono stati articoli, che ancora appaiono sulla stampa commerciale e sui media, la maggior parte dei quali era però solo un tentativo di spiegare come è stata perpetrata la cosiddetta "falsificazione" della Sindone. Molti hanno affermato di aver "risolto il mistero" dell'immagine, sebbene spesso questi testi siano stati scritti da gente con una evidente conoscenza superficiale dell'argomento. Tuttavia l'attenzione dei media che essi hanno suscitato li ha fatti sembrare credibili al pubblico.

In effetti, dopo la diffusione dei risultati della datazione radiocarbonica molti scienziati seri hanno abbandonato la ricerca sulla Sindone, lasciando un vuoto che è stato riempito rapidamente da teorici spinti da tutt'altro che motivazioni scientifiche. Questo presentava l'aspetto sfavorevole di intorbidare ancor più le acque e mischiare la realtà della Sindone con la finzione. Dopo tutte le ore di ricerca seria, scientifica, che erano state realizzate sulla Sindone di Torino, la scienza si incamminava su una via nascosta in riviste disponibili solo in biblioteche scientifiche, mentre il pubblico continuava ad essere male informato dalla stampa popolare. Sembrava che nessun progresso fosse stato fatto e che quello sforzo portato avanti da così tante persone fosse stato sprecato.

Viene trovata una soluzione

Nei primi anni '90, cominciano a filtrare al pubblico nuove informazioni sulla Sindone. Il mio interesse si è rinnovato in questo periodo ed ho cominciato a considerare i migliori mezzi possibili per rendere disponibili il mio materiale del 1978 ad un pubblico più vasto. Ho cominciato a pensare ad Internet come possibilità e mi sono ritrovato in rete per la prima volta nell'ottobre del 1995.

È stato subito ovvio che Internet ha fornito qualche cosa che nessun altro mezzo prima poteva offrire: accesso universale a comunicazioni globali istantanee. Ho deciso che questo era un modo eccezionale per rendere disponibili le informazioni sulla Sindone e ho cominciato a disegnare lo "Shroud of Turin Website"3. Il 21 gennaio 1996, il website è entrato in rete.

La risposta è stata quasi immediata. Sono cominciati ad arrivare e-mails da molti ricercatori sulla Sindone veterani e da altri che erano nuovi alla sindonologia. Tutti erano eccitati alla prospettiva di un website dedicato alla Sindone e molti mi hanno permesso di ripubblicare i loro lavori online. Presto ho cominciato a corrispondere con centinaia di persone e tutti erano d'accordo che il website poteva diventare il centro internazionale perfetto per gli studi sulla Sindone. In aggiunta ai ricercatori che si dedicano alla Sindone, molti altri scienziati hanno visitato il sito e mi hanno scritto le loro idee o commenti. Ma anche il pubblico laico cominciava a visitarlo. Molti mi hanno scritto solo per dirmi quanto erano stati felici di trovare finalmente la sindonologia disponibile per tutti. È diventato subito chiaro che la mia idea originale di un piccolo website per condividere alcuni miei materiali sindonici stava diventando qualcosa di molto più grande e più importante di quanto avessi immaginato. È apparso evidente che questa nuova tecnologia avrebbe potuto finalmente fornire il meccanismo che avrebbe reso la sindonologia un'opera davvero internazionale.

Ora, a poco più di due anni di distanza, con oltre 200.000 visitatori da 117 paesi, il mio piccolo esperimento è diventato il più grande sito Internet sulla Sindone. È stato possibile solo grazie alla cooperazione che ho ricevuto da molti nel mondo coinvolti direttamente o indirettamente con la Sindone. Inoltre, si è dimostrato che Internet può di fatto essere usato per migliorare e diffondere gli obiettivi dei sindonologi di tutto il mondo.

Una copia cianografica per il futuro

Una delle più importanti richieste da parte dei ricercatori sulla Sindone è la necessità di avere una valutazione fra pari del loro lavoro. Sfortunatamente, a volte è stato difficile trovare una rivista scientifica disposta ad accettare lavori sull'argomento a causa della sua natura molto controversa. I sindonologi spesso si trovano a sottoporre i loro lavori a riviste più piccole, più oscure o a non sottoporli affatto ad una revisione fra pari. Purtroppo, questo limita anche la credibilità di qualsiasi conclusione raggiunta da parte dei ricercatori e fornisce sostanzioso "cereale da macinare" per il "mulino" degli scettici.

Nel corso degli anni è stata pubblicata una serie di riviste dedicate alla sindonologia che hanno fatto una revisione tra pari. I più degni di nota sono "Sindon", pubblicato in Italia dal Centro Internazionale di Sindonologia, e "Shroud Spectrum International", pubblicato negli Stati Uniti dal 1981 al 1993 da Dorothy Crispino4. Queste eccellenti riviste hanno dato ai sindonologi un foro appropriato per presentare i loro lavori, ma hanno portato con sé il loro carico di limitazioni. "Sindon" è pubblicato solo in italiano e ciò limita l'accesso internazionale a coloro che parlano quella lingua. "Shroud Spectrum International" ha fornito una soluzione eccellente al problema pubblicando le traduzioni inglesi dei lavori originalmente apparsi su "Sindon", come pure dei nuovi articoli, ma sfortunatamente ha cessato la pubblicazione nel 1993.

Internet può fornire una soluzione ideale per presentare articoli in più lingue e permettere ai visitatori di selezionale la lingua a loro scelta. Con una cooperazione più stretta tra le maggiori organizzazioni di sindonologi a livello mondiale, lo "Shroud of Turin Website", attualmente pubblicato solo in inglese, può essere facilmente ampliato per includere articoli in diverse lingue. L'unica esigenza sarebbe la consegna di traduzioni qualificate in forma digitale. L'eliminazione dei costi di stampa e delle spese postali rende la pubblicazione di una rivista elettronica molto più pratica dal punto di vista economico. Un altro vantaggio di Internet è il modo semplice di fare correzioni o aggiunte a un articolo quando necessario, cosa effettivamente impossibile con le riviste convenzionali stampate. Inoltre, con tale incremento di cooperazione internazionale, alla fine si potrebbe creare un gruppo multidisciplinare di esperti che effettuerebbe una revisione fra pari per qualsiasi nuovo lavoro sottoposto per la pubblicazione senza le tipiche restrizioni fisiche di una rivista stampata.

Durante gli ultimi due anni, con la cooperazione di "Collegamento pro Sindone", un certo numero di articoli precedentemente disponibili solo in italiano è già stato tradotto in inglese e pubblicato sullo "Shroud of Turin Website"5. Inoltre, grazie alla cooperazione con il Centro Mexicano de Sindonologia, è stata inclusa sul sito anche una versione spagnola dell'articolo "1997 Fire"6.

Articoli non rivisti fra pari possono essere ripubblicati anche per il beneficio dei ricercatori come pure del comune pubblico. La pagina del website "Scientific papers and articles" ne include già molti7.

Una delle sfide più grandi per la moderna ricerca sulla Sindone è la reperibilità e la disponibilità di lavori precedentemente pubblicati. Persino con l'accesso ad una sofisticata biblioteca di ricerca, molti riferimenti sono difficilissimi da trovare. Attraverso la cooperazione di tutte le raccolte sindoniche più grandi del mondo è stata compilata una enorme bibliografia di libri ed articoli e si può trovare un nutrito elenco sulla pagina "Shroud booklist" del sito; molti altri titoli saranno presto inclusi8. Alla fine, è disponibile per tutti una bibliografia facilmente accessibile, in posizione centrale.

Insieme con queste indicazioni, persino quando un riferimento è determinato, spesso è impossibile trovare l'effettivo documento o giornale. Molti riferimenti importanti sono esauriti e hanno più di venti anni. Durante gli ultimi due anni sono stati ottenuti i diritti di ristamparne un certo numero sul website e molti vengono aggiunti continuamente9. Questo sarà fatto di continuo col tempo e il website potrebbe divenire il contenitore centrale e la risorsa primaria di dati sulla Sindone per i sindonologi di tutto il mondo.

Senza dubbio la Sindone di Torino stimola dibattiti infuocati. Questi spesso prendono la forma di corrispondenza personale tra singoli ricercatori. Il website ha già ospitato un certo numero di tali dibattiti grazie alla generosità dei ricercatori che hanno reso disponibile la pubblicazione della loro corrispondenza10. Questa caratteristica potrebbe essere estesa facilmente per fornire un vero foro internazionale aperto per continue discussioni e ciò permetterebbe ad altre parti interessate di inserirsi nel dibattito.

È disponibile su Internet anche un forum scritto noto come newsgroup, dove i visitatori leggono i commenti inviati e quindi aggiungono i propri commenti alla pagina. Tale newsgroup già esiste sulla Sindone, creato da William Meacham di Hong Kong11. Oltre a tali dibattiti pubblici, sono ora realizzabili su Internet spazi di discussione dal vivo. Con una programmazione anticipata, la tecnologia permette che i dibattiti dal vivo diventino una caratteristica regolare sul website. Tali "incontri in rete" o conferenze rafforzeranno certamente l'interscambio di idee. Non solo con un dibattito verbale: si potrebbero programmare di volta in volta teleconferenze video e audio per permettere ai ricercatori di scambiare le loro idee e discutere i dettagli del loro lavori.

Congressi come questo sarebbero anche molto avvantaggiati dall'uso di Internet. Si potrebbe inserire su Internet un "call for papers" per informare i sindonologi dei convegni futuri, comprendendo le date limite per la presentazione dei lavori, le tasse di iscrizione e i programmi. I riassunti potrebbero facilmente essere sottoposti tramite e-mail e allo stesso modo le notizie riguardanti l'accettazione potrebbero essere inviate ai probabili oratori dagli organizzatori del congresso tramite e-mail. Se necessario, i programmi del congresso potrebbero essere inviati e modificati velocemente. E naturalmente, i lavori definitivi potranno alla fine essere pubblicati su Internet oltre alla produzione degli atti scritti.

Negli anni più recenti, una delle più grandi difficoltà per molti ricercatori è stata quella di ottenere l'accesso a determinato materiale necessario per il loro lavoro. Ciò comprende la necessità di fotografie, copie di riferimenti esauriti o difficili da trovare ed altri tipi di dati. Esiste già sullo Shroud of Turin Website la pagina Research Registry dove molti ricercatori hanno già fatto una "inserzione" riguardante materiale di cui hanno bisogno12. Queste richieste hanno compreso campioni di sangue e di lino, l'accesso a speciali attrezzature e persino alcune ricerche di nuovi colleghi di specifiche discipline per avere aiuto nelle indagini. Inoltre organizzazioni o singoli con mezzi da offrire per la ricerca sulla Sindone hanno inserito sul sito l'avviso che sono disponibili per chiunque abbia bisogno di loro.

Con l'interesse ininterrotto verso la Sindone a livello mondiale, molti ricercatori vengono spesso chiamati da gruppi laici e professionali a fare presentazioni e tenere conferenze. Un nuovo servizio previsto per il sito è un ufficio internazionale di conferenzieri sulla Sindone. Esso fornirà alle organizzazioni che cercano tali conferenzieri una fonte centrale di esperti qualificati tra cui scegliere. I ricercatori che ne faranno parte saranno elencati per disciplina, localizzazione fisica e disponibilità. In questa stessa linea, sarà anche inclusa una directory di e-mails di ricercatori sulla Sindone. Ciò renderà ancora più semplice per i sindonologi contattarsi fra loro.

Un'altra utile funzione del sito è la raccolta delle informazioni e dei dati statistici. I ricercatori possono preparare un questionario che sarà trasformato in un modulo; i visitatori del sito lo compilano e lo spediscono direttamente tramite Internet. I ricercatori riceveranno le informazioni immediatamente via e-mail e potranno introdurre le risposte direttamente nelle loro analisi.

Infine, verrà presto aggiunta una possibilità di ricerca che permetterà ai visitatori del sito di inserire parole chiave e cercare velocemente tra tutto il materiale del sito per trovare le informazioni specifiche di cui necessitano. Ciò sarà particolarmente utile dato che la quantità di materiale presente sul sito sta aumentando.

Conclusioni

L'interazione e i contatti tra i ricercatori che si interessano della Sindone a livello mondiale sono stati limitati storicamente dallo stato delle tecnologie di comunicazione esistenti e dalla inabilità o mancanza di volontà di alcuni ricercatori a collaborare con gli altri e a scambiare apertamente i propri dati. Nonostante sia stato riconosciuto da parecchio tempo il valore di un centro internazionale per gli studi sulla Sindone globalmente accessibile, si è avuto un progresso minimo, se pur c'è stato, nel realizzare questo obiettivo.

I recenti sviluppi nelle tecnologie di comunicazione ci hanno fornito nuovi, potenti metodi per comunicazioni globali istantanee. Con l'avvento di queste nuove tecnologie è stato eliminato uno dei maggiori ostacoli alla creazione di un centro sindonologico internazionale. Il valore di questi progressi è stato chiaramente dimostrato dallo Shroud of Turin Website che ha ottenuto la fiducia e la collaborazione di molti ricercatori semplicemente creando un'atmosfera onesta e imparziale per presentare le idee da ogni punto di vista.

Rimane solo un ostacolo principale all'introduzione della ricerca sulla Sindone nel XXI secolo con rinnovato vigore e successo: è la volontà, da parte dei sindonologi di tutto il mondo, di scambiarsi le informazioni e di collaborare fra di loro. Come l'arcivescovo G. Saldarini ha sottolineato nelle sue considerazioni di apertura, per questo scopo sarà necessario che dimentichiamo le nostre frontiere nazionali, le lingue che parliamo, i gruppi ai quali apparteniamo o la posizione che abbiamo in merito all'autenticità e ricordiamo il filo che ci lega tutti insieme. Abbiamo l'obbligo di realizzare la migliore scienza possibile. Ciò può avvenire solo se noi tutti lavoriamo insieme in modo da ottenere un vero progresso. Gli strumenti sono ora disponibili. Il resto spetta a noi.

Riferimenti

Nota: ho scelto di includere i miei riferimenti come indirizzi Internet piuttosto che nella forma convenzionale poiché si possono trovare tutti sullo Shroud of Turin Website. Se state leggendo questo articolo su Internet, dovete solo cliccare sul riferimento e andrete direttamente alla pagina specifica. Se state leggendo l'articolo negli atti stampati, dovete solo aprire il vostro navigatore Internet, selezionare File Menu, poi Open Location, infine scrivere l'indirizzo e premere invio.

  1. http://www.shroud.com/mapping.htm - "Mapping of Research Test Points on the Shroud of Turin"
  2. http://www.shroud.com/78conclu.htm - "A Summary of STURP's Conclusions"
  3. http://www.shroud.com/ - The Shroud of Turin Website - Home Page
  4. http://www.shroud.com/spectrum.htm - "Index to Shroud Spectrum International"
  5. http://www.shroud.com/collegam.htm - "Collegamento pro Sindone" - Gateway Page
  6. http://www.shroud.com/firespan.htm - Abril 12, 1997 - "Reporte Especial sobre el Incendio de 1997" - IN SPAGNOLO
  7. http://www.shroud.com/papers.htm - "Scientific Papers & Articles" Page
  8. http://www.shroud.com/booklist.htm - "Shroud Booklist" Page
  9. http://www.shroud.com/nature.htm - "Radiocarbon Dating the Shroud of Turin" - Ripreso da Nature, Vol. 337, No. 6208, pp. 611-615, 16th February, 1989
  10. http://www.shroud.com/lombatti.htm - "Doubts Concerning the Coins Over the Eyes" Un dibattito tra Antonio Lombatti e Alan Whanger
  11. alt.turin-shroud - È l'indirizzo dello Shroud of Turin Newsgroup fondato da William Meacham
  12. http://www.shroud.com/registry.htm - "Research Registry"

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